Iniziativa

Il nuovo sistema dell’accoglienza nell’azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea

Referente attività: Anna Maria Giovenale

Area di intervento: Salute pubblica e benessere

Durata dell’iniziativa: 2023-10-01

Luoghi di svolgimento: Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea

Il progetto relativo al nuovo sistema di accoglienza dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea si propone di ridefinire l’esperienza dell’utente all’interno della struttura sanitaria, ponendo al centro la qualità percepita degli spazi e dei servizi. Gli obiettivi principali si articolano come segue:
Riorganizzazione funzionale degli spazi di ingresso e accoglienza, con particolare attenzione alle aree situate al piano terra e al livello -1, al fine di migliorare l’orientamento e la fruibilità;
Incremento del comfort ambientale, attraverso l’introduzione di nuovi arredi, materiali e funzioni che favoriscano una percezione positiva e rassicurante da parte dell’utenza;
Integrazione strategica del verde, quale elemento di umanizzazione degli ambienti, con benefici comprovati sul benessere psicofisico di pazienti, visitatori e personale.
Le azioni progettuali sono state sviluppate seguendo un percorso metodologico articolato in tre fasi: analisi preliminare, selezione della soluzione progettuale (con preferenza per un layout sinuoso), e implementazione degli interventi. Quest’ultima ha previsto l’inserimento di elementi naturali, spazi commerciali dedicati alla vendita di prodotti utili alla degenza, e l’adozione di soluzioni di accoglienza sia materiale (wayfinding, supporti digitali, identità ambientale) sia immateriale (applicazioni mobili, interazione social).

I beneficiari principali includono:
Pazienti: destinatari primari del sistema sanitario, beneficiano di ambienti più accoglienti, funzionali e rassicuranti, con effetti positivi sul benessere psicofisico e sul percorso di cura.
Visitatori e familiari: traggono vantaggio da spazi più leggibili e confortevoli, che facilitano l’orientamento e riducono lo stress legato alla permanenza in ambito ospedaliero.
Personale sanitario e amministrativo: operano in ambienti più armonici e funzionali, con ricadute positive sulla motivazione, sull’efficienza e sulla qualità del lavoro.
Comunità locale: l’ospedale, come presidio territoriale, rafforza il proprio ruolo sociale e culturale attraverso spazi più aperti, inclusivi e umanizzati.
Gli attori coinvolti all’interno dell’organizzazione ospedaliera comprendono:
Direzione Generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea: promotrice e garante della visione strategica del progetto.
Personale medico, infermieristico e amministrativo: coinvolto nella fase di analisi dei bisogni e destinatario diretto delle trasformazioni ambientali.

annamaria.giovenale@uniroma1.it

Docenti del dipartimento DiAP

L’iniziativa ha generato significativi effetti sul piano sociale, contribuendo a:
Umanizzare l’esperienza ospedaliera, riducendo il senso di disorientamento e ansia nei pazienti e nei visitatori attraverso ambienti più accoglienti e leggibili.
Favorire l’inclusione e l’accessibilità, grazie a soluzioni progettuali che tengono conto delle diverse esigenze dell’utenza, inclusi soggetti fragili e con disabilità.
Rafforzare il legame tra struttura sanitaria e comunità locale, promuovendo una visione dell’ospedale come spazio aperto, relazionale e non esclusivamente clinico.
Dal punto di vista economico, il progetto ha attivato dinamiche virtuose che si riflettono su più livelli:
Ottimizzazione delle risorse attraverso una progettazione mirata che riduce sprechi e migliora l’efficienza operativa.
Valorizzazione degli spazi commerciali interni, con l’introduzione di punti vendita dedicati a prodotti utili alla degenza, generando nuove opportunità economiche.
Riduzione dei costi indiretti legati a disservizi, errori e tempi di permanenza, grazie a un ambiente che facilita l’orientamento e migliora la qualità percepita del servizio.
L’intervento si configura anche come promotore di un cambiamento culturale profondo:
Diffusione di una cultura dell’accoglienza in ambito sanitario, che supera la dimensione tecnica per abbracciare valori di empatia, cura e bellezza.
Promozione del verde come elemento terapeutico, riconoscendo il ruolo degli spazi naturali nella costruzione di ambienti di cura più efficaci e sostenibili.
Stimolo alla riflessione progettuale interdisciplinare, coinvolgendo competenze architettoniche, ambientali, tecnologiche e sociali in un processo integrato.

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