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Mostra a Rabat

Mostra a Rabat  (5 marzo-5aprile 2014)
Le Mura L’Acqua La Centralità
Progetto Marrakech


ENA- Ecole Nationale d’Architecture del Marocco
DIAP-Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza Università di Roma
LabMed – Laboratorio di Progetto sul Mediterraneo. DIAP

Si inaugura a Rabat  il 5 marzo con una tavola rotonda sulla cooperazione scientifica di Sapienza nel Mediterraneo presieduta dal delegato del rettore per le relazioni internazionali istituzionali Raimondo Cagiano de Azevedo e la partecipazione del direttore dell’ENA Hassan Radoine, del preside della Facoltà di Architettura di Sapienza Renato Masiani, del responsabile del protocollo di cooperazione Roberto A. Cherubini e di Maurizio Petrangeli per  LabMed – Laboratorio di Progetto sul Mediterraneo di DIAP, la mostra che raccoglie in forma critica gli esiti della ricerca progettuale svolta negli anni 2010-2014 sulla città Marrakech nell’ambito del protocollo di cooperazione Scientifica esistente tra il Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza - DIAP e  ENA-Ecole Nationale de Architecture del Marocco.
Il protocollo, da tempo esistente, è stato radicalmente rinnovato nel 2010 con la creazione di un tavolo permanente di cooperazione sul progetto urbano e di architettura. La città scelta come campo di sperimentazione è stata Marrakech che, fuori dagli stereotipi culturali che le sono stati nel tempo attribuiti, si candida oggi a diventare centro finanziario di raccordo tra i mercati in via di rapido sviluppo dell’Africa subsahariana e il Mediterraneo.
Gli esiti della sperimentazione oggi in mostra, divisi in tre sezioni, offrono uno spaccato delle competenze italiane  del progetto urbano e di architettura, applicate alla realtà della città contemporanea in evoluzione.   
“In presenza del passato” è il titolo di una esauriente esplorazione delle opportunità offerte alla città di Marrakech dall’anello di aree libere o sottoutilizzate immediatamente presenti subito fuori dalle Mura antiche. “Permanenze da conservare” è rivolta alla problematica progettuale del riuso e della rifunzionalizzazione delle presenze architettoniche che rappresentano caposaldi irrinunciabili per l’identità del territorio urbano cui appartengono. “Trasformazione sostenibile” si applica infine alla vasta area industriale dismessa scelta per il nuovo quartiere finanziario di Marrakech che si estende parallela ai binari della ferrovia, dalla stazione centrale verso la periferia urbana.
Il catalogo della mostra, in forma di volume critico sull’esperienza condotta, è stato curato da Roberto Cherubini e Maurizio Petrangeli per i tipi di Orienta di Roma.
 

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