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Iniziativa

PROMUOVERE IL BENESSERE DELLE DONNE DETENUTE. Lo spazio della pena e la pena dello spazio

Referente attività: Posocco Pisana

Area di intervento: SALUTE PUBBLICA E BENESSERE

Durata dell’iniziativa: da 2022 a 2024

Luoghi di svolgimento: Casa Circondariale femminile di Rebibbia, via Bartolo Longo 92, Roma

Lo spazio condiziona in modo sostanziale il tempo trascorso entro un istituto penitenziario. Può essere una pena aggiuntiva oppure uno strumento per trasformare il modo di vivere la pena detentiva. Prendersi cura dello spazio è un modo per promuovere la cura di sé. Questa dinamica è particolarmente virtuosa per la popolazione detenuta femminile. Qui si incontra una naturale inclinazione all'accudimento dello spazio con una minore aggressività rispetto alla popolazione maschile. Lo spazio può essere un forte elemento di promozione del benessere, per raggiungere questo obiettivo si devono comprendere bisogni e desideri, renderli compatibili con le norme detentive, e cercare di sviluppare quelle condizioni che favoriscono salute e benessere psicofisico e sociale. Il benessere e il rispetto dei diritti delle donne detenute, nei limiti della compatibilità con la restrizione carceraria, sono premesse indispensabili per il recupero e la risocializzazione della persona condannata, questa è la finalità principale della pena detentiva (art.27, c.3 Costituzione italiana). Dall'altra parte, l'efficacia di qualsiasi trattamento rieducativo in carcere richiede la cura della dimensione spaziale e la cura delle attività e delle esperienze intramurarie. Il lavoro si è focalizzato sulla trasformazione degli spazi aperti usati dalle donne per trascorrere il tempo all’aperto. Una squadra interdisciplinare (Architettura, Lettere e Filosofia, Giurisprudenza, Medicina e Sanità Pubblica) ha contribuito ad individuare temi e modi di intervento. Il laboratorio “Spazio Dentro. Laboratorio di narrazione e scrittura di sè”, condotto dai colleghi della Facoltà di Lettere e Filosofia, ha raccolto i pensieri ed i desideri delle donne, le loro idee sul cortile, sul loro modo di viverlo, i loro stati d’animo, le critiche e le proposte di trasformazione. Il gruppo di architetti del Dipartimento di Architettura e Progetto ha dato forma a quanto emerso, elaborando il progetto per riqualificare i cortili; docenti, studenti e donne detenute stanno lavorando a realizzarlo. La ricerca-azione che si sta svolgendo promuove trasformazioni del contesto detentivo per indurre un cambiamento del senso di sé nelle detenute, e sollecitare l'attenzione alla questione penitenziaria all'interno della società civile.

Le beneficiarie sono le donne detenute che vedono trasformarsi il loro cortile, e si sentono coprotagoniste della trasformazione. Il laboratorio Spazio Dentro. Laboratorio di narrazione e scrittura di sè le ha rese sin dall’inizio parte del lavoro di progetto, infatti sono loro che hanno fatto emergere una serie di temi cui erano particolarmente interessate. Il progetto è stato sviluppato in confronto con la direzione dell’istituto e con le donne detenute. L’uso del cortile rinnovato dovrebbe accrescere il benessere psico- fisico attraverso lo sport e la presenza di un giardino con piante e fiori.

pisana.posocco@uniroma1.it

Siamo riusciti a trovare 3 cospicui finanziamenti esterni: - il PRAP, il provveditorato Lazio Abruzzo Molise, ha stanziato i fondi per i campi di pallavolo. Sapienza ha contribuito con il progetto, la stesura del computo, la ricerca delle offerte, la collaborazione all’iter di approvazione. Si è conclusa ora la validazione, nei prossimi mesi si aprirà il cantiere. _ la Fondazione Alberitalia ha regalato arbusti e piante per il giardino da realizzare nei cortili. Sapienza ha contribuito con il progetto, la stesura del computo e con la collaborazione al lavoro di messa a dimora delle piante, che sarà fatto insieme da donne detenute, docenti e studenti Sapienza. - la Casa Circondariale femminile, attraverso la sua azienda agricola, ha fornito il terriccio per la messa a dimora delle piante e ha provveduto ad un primo lavoro di dissodamento. Inoltre la MOF, Manutenzione Ordinaria Fabbricati, sta eseguendo i lavori edili accessori

Ambito territoriale Nel caso del carcere il territorio è tagliato fuori. Ma si possono comunque valutare alcuni elementi a grande scala. _Il mondo del carcere è sempre più presente all’interno di Sapienza: alle attività hanno partecipato studenti, dottorandi, docenti. _I racconti scritti all’interno supereranno presto le mura: si sta organizzando una rappresentazione con attori professionisti e semi-professionisti, forse sarà messa in scena presso gli spazi di Sapienza. Dimensione economica, sociale e culturale Le attività in carcere si stanno svolgendo in un clima di condivisione che vedono impegnati assieme studenti e docenti Sapienza e donne detenute, in un numero che cerca di essere il più possibile alla pari (per le attività pratiche) e comunque con una condivisione delle attività che ha permesso, realmente, un mutuo scambio di informazioni ed esperienze. Già dopo il primo anno di attività, avendo conosciuto meglio la realtà di Sapienza, una donna detenuta ha chiesto di iscriversi alla Facoltà di Lettere e Filosofia.

Numero complessivo di donne detenute coinvolte dall’iniziativa Numero di operatori del settore coinvolti (staff penitenziario) Numero di progetti architettonici avviati e/o completati Numero di attività culturali/sanitarie/formative realizzate Numero di detenute che frequentano lo spazio dei passeggi nel corso di 1 giornata Tempo trascorso in giardino, nel corso della giornata Continuità delle attività laboratoriali

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